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Giorgio Bianchi Photojournalist

Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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01
DEINDUSTRALIZZAZIONE Con un governo di "destra" stiamo vedendo una netta accelerazione del processo di deindustrializzazione dell'Italia. Aziende come Stellantis (ex Fiat), Marelli e tante altre, una volta cedute a stranieri, stanno smantellando tagliando a destra e a manca. Nel frattempo persone che lavoravano all'interno del settore industriale si stanno reinventando facendo tutt'altro. Chi si improvvisa coach di qualcosa, chi insegnante di ballo, di yoga o di qualsiasi nuova disciplina. Che dire poi dei nuovi "mestieri" su cui bombardano sui social: "vuoi una entrata sicura di 3000 euro al mese stando seduto da casa? Clicca qui ed entra nel nostro gruppo premium, ti spiegheremo come fare!". Un paese senza industria, fatto di trader, rider e coach improvvisati. Un grande futuro ci attende. WI
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02
👀Nell'amministrazione americana dubbi sulla legittimità di Zelensky dopo l'annullamento delle elezioni 📰Secondo il giornale americano Politico, in conversazioni private, i funzionari dell'amministrazione Biden sono delusi e rammaricati per la mancanza di procedure democratiche di base in Ucraina. @tutti_i_fatti
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03
Annelle Sheline, funzionaria per gli affari esteri Usa in Medio Oriente: "Nell'ultimo anno ho lavorato per l'ufficio dedicato alla promozione dei diritti umani in Medio Oriente. Credo fortemente nella missione e nell'importante lavoro di quell'ufficio. Tuttavia, in qualità di rappresentante di un governo che sta direttamente consentendo ciò che la Corte internazionale di giustizia ha affermato che potrebbe essere plausibilmente un genocidio a Gaza, tale lavoro è diventato quasi impossibile. Incapace di servire un’amministrazione che consente tali atrocità, ho deciso di dimettermi dal mio incarico presso il Dipartimento di Stato. Qualunque credibilità avessero gli Stati Uniti come sostenitori dei diritti umani è quasi completamente svanita dall’inizio della guerra. Sono perseguitata dall’ultimo post sui social media di Aaron Bushnell, il venticinquenne militare dell’aeronautica americana che si è autoimmolato davanti all’ambasciata israeliana a Washington il 25 febbraio." (CNN) T.me/GiuseppeSalamone
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04
Lo scorso 25 marzo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che richiede «l’immediato cessate il fuoco durante il Ramadan». La convalida è stata ottenuta per effetto dell’astensione degli Stati Uniti, la cui decisione di evitare di ricorrere nuovamente al diritto di veto, ha spiegato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale John Kirby, «non configura un cambiamento nella nostra politica», orientata verso «un cessate il fuoco come parte di un accordo sugli ostaggi». Il governo israeliano, dal canto suo, ha reagito revocando la missione a Washington di una delegazione incaricata di individuare di concerto con l’amministrazione Biden alternative percorribili a un’operazione di terra a Rafah. Secondo l’ufficio di Netanyahu, la risoluzione «danneggia sia lo sforzo bellico che il tentativo di liberare gli ostaggi, perché offre ad Hamas la speranza che la pressione internazionale possa approdare a un cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi». Cerchiamo di comprendere le dinamiche diplomatiche e politiche dietro questa oscura vicenda, e di evidenziare gli interessi in gioco, assieme a Pierluigi Fagan, ex manager e imprenditore nel campo della comunicazione ritiratosi da oltre quindici anni a vita di studio. Saggista, gestisce un sito internet di ricerca su vari temi collegati al concetto di complessità. https://m.youtube.com/watch?fbclid=IwAR0fLagKAbe0D6Rv3zOVYL7wt70SHycm_NRdaLH_HXUYLyqoPk02pvXLXJU&v=QZ9BqhqI3CQ&feature=youtu.be Giacomo Gabellini 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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05
A mio giudizio, Putin non è stato per niente ambiguo come scrive oggi il Corriere della Sera. Putin bombarderà gli aeroporti della Polonia e della Romania dai quali si alzeranno in volo gli F-16 diretti in Ucraina. La cosa è abbastanza semplice e funzionerà più o meno in questo modo. I generali russi diranno a Putin: "Presidente, scusi il disturbo, ci sono un paio di F-16 in Polonia che domani si alzeranno in volo per bombardare i nostri soldati in Ucraina". Risposta di Putin: "Tranquilli, nessun disturbo, bombardate la Polonia". Scusate, non riesco a spiegarlo in modo più semplice. 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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06
Grandioso servizio di Repubblica, giornale bandiera di noi civili, delicati e amorevoli progressisti, che ci mette a parte dello stato d'animo dell'immenso fedez. Lo straordinario rapper e attivista politico, che attraversa un momento durissimo della sua vita, tenta di stordire un po' l'immenso dolore della separazione con qualche piccolo acquisto. Ma ovviamente son gioie superficiali. Alla sera, nel suo lettino, chiude gli occhietti e una furtiva lacrima gli solca comunque il provato viso. Alberto Scotti 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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07
Problemi alla rete: Utrecht pensa a divieti di ricarica. L'Olanda è uno dei Paesi europei che sta scommentendo con più forza e determinazione sulla mobilità elettrica. Lo dimostra anche una capillarità della rete di colonnine per la ricarica delle auto alla spina arrivata a livelli tali da rendere i Paesi Bassi un paradiso per i conducenti di veicoli a batteria. Tuttavia, iniziano a emergere problemi di sovraccarico per un'altra rete, quella per la trasmissione dell'energia elettrica: non si tratta di una questione di poco conto, perché negli ultimi mesi, stando alla cronaca locale, si stanno registrando diversi blackout nelle quattro principali città, Utrecht, Rotterdam, Amsterdam e L'Aia. Irritati i cittadini, al punto che le autorità locali sono già impegnate nella ricerca di una soluzione. Segue... https://www.google.com/amp/s/www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/03/19/auto_elettriche_problemi_alla_rete_utrecht_pensa_a_divieti_di_ricarica.amp.html 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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08
Sono state ottenute prove di un legame tra i terroristi del Crocus e i nazionalisti ucraini, riferisce il Comitato Investigativo della Federazione Russa. Un altro sospettato che ha partecipato ad un piano di finanziamento dei terroristi è stato identificato e arrestato. Gli inquirenti dispongono delle informazioni sul trasferimento di ingenti somme di denaro e criptovaluta dall'Ucraina agli attentatori. https://t.me/ukraina_ru/194064
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09
🇵🇸GAZA, LA FAME COME ARMA Nononstante i dinieghi di Israele, tanti accusano Tel Aviv di usare la fame come arma. Tra questi al Mayadeen, che titola così un articolo molto articolato: “Le prove suggeriscono che la principale tattica di guerra israeliana è la carestia utilizzata come arma”. Tra le altre cose, la nota rievoca e commenta l’ormai storica dichiarazione del ministro della Difesa Yoav Gallant rilasciata all’inizio dell’invasione della Striscia: “’Ho ordinato un assedio completo sulla Striscia di Gaza. Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto è chiuso”, consegna che i suoi militari hanno rispettato per settimane, prima che una sola oncia di aiuti fosse autorizzata a Gaza”. https://it.insideover.com/guerra/gaza-lemergenza-alimentare-come-arma.html
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10
🇺🇳TUTTI I DUBBI SUL “GREEN PASS GLOBALE” DELL’OMS ...Ghebreyesus, sempre in occasione del suo discorso a Dubai, si è detto preoccupato riguardo al raggiungimento di questi traguardi perché, a suo avviso, i negoziati procedono a rilento. Per di più, il direttore generale avrebbe anche lamentato una mancanza di fiducia nei confronti dell’OMS poiché diversi Paesi temono di veder erosa la loro sovranità conferendo nuovi poteri all’agenzia dell’Onu in tema di politiche sanitarie... https://it.insideover.com/scienza/tutti-i-dubbi-sul-green-pass-globale-delloms.html
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11
CIG CONNFERMA MISURE CONTRO ISRAELE E NE DISPONE DI NUOVE Nella sua Ordinanza, la Corte osserva che, dal 26 gennaio 2024, “le catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza sono ulteriormente peggiorate, in particolare in considerazione della prolungata e diffusa privazione di cibo e di altri beni di prima necessità a cui i palestinesi nella Striscia di Gaza sono stati sottoposti” e che “i palestinesi a Gaza non corrono più solo il rischio di carestia, come osservato nell’ordinanza del 26 gennaio 2024, ma che la carestia è già in atto”. Ad avviso della Corte, “le misure provvisorie indicate nell'ordinanza del 26 gennaio 2024 non fronteggiano pienamente le conseguenze derivanti dai mutamenti della situazione. . . , giustificando così la modifica di tali misure”. (1) Ribadisce le misure provvisorie indicate nella sua ordinanza del 26 gennaio 2024; (2) Indica le seguenti misure provvisorie: Lo Stato di Israele, in conformità con i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio, e in considerazione del peggioramento delle condizioni di vita affrontate dai palestinesi a Gaza, in particolare della diffusione della carestia e della fame: (a) adottare tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire, senza indugio, in piena cooperazione con le Nazioni Unite, la fornitura su vasta scala e senza ostacoli da parte di tutti gli interessati dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria urgentemente necessari, inclusi cibo, acqua, elettricità, carburante, alloggi, requisiti di abbigliamento, igiene e servizi igienico-sanitari, nonché forniture mediche e assistenza medica ai palestinesi in tutta Gaza, anche aumentando la capacità e il numero dei valichi di frontiera terrestri e mantenendoli aperti per tutto il tempo necessario; (b) garantire con effetto immediato che i suoi militari non commettano atti che costituiscano una violazione di alcuno dei diritti dei palestinesi di Gaza in quanto gruppo protetto ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di Genocidio, anche impedendo, attraverso qualsiasi azione, la fornitura di assistenza umanitaria urgentemente necessaria; Fonte: Corte Internazionale di Giustizia 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
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12
🇷🇺 RUSSIA ANNUNCIO ARRESTO DI UN SOGGETTO SOSPETTATO DI AVER FINANZIATO L'ATTENTATO La Russia afferma che è stata arrestata una persona sospettata di coinvolgimento nel finanziamento del massacro del Crocus City Hall. Secondo la Russia, gli attentatori della sala da concerto di Krasnagorsk hanno ottenuto sostegno finanziario dell'Ucraina. (Fonte: AFP) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter |  Facebook | Instagram | Truth | Odysee
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🇷🇺🇺🇸🇩🇪WALL STREET JOURNAL: NAVALNY STAVA PER ESSERE LIBERATO 🔴 Lo scambio di prigionieri al centro dell'incontro Biden-Scholz. 🔴 Il ruolo della Clinton e la contrarietà della Baerbock. “…Ma c’era un ultimo punto segreto all’ordine del giorno: la Germania e l’America erano disposte a condurre uno dei più complessi scambi di prigionieri con il Cremlino dai tempi della Guerra Fredda” LEGGI L'ARTICOLO 📰 https://www.piccolenote.it/mondo/wsj-navalny-stava-per-essere-liberato
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14
Ankara ha annunciato il coinvolgimento dei servizi segreti stranieri nell'attacco terroristico al municipio di Crocus Il rappresentante ufficiale del Partito Giustizia e Sviluppo al potere in Turchia, Omer Celik, ha affermato che l'attacco terroristico "non avrebbe potuto essere effettuato senza il supporto dell'intelligence di qualche Stato". "Queste azioni hanno sempre degli sponsor", ha aggiunto Celik. E ha sottolineato "le lobby che vogliono che la guerra continui" mentre la Turchia collabora attivamente con la Russia nella lotta al terrorismo. ▪️Ora, si dovrebbe tenere presente che i terroristi sono volati a Mosca dalla Turchia, dove ha avuto luogo almeno parte della pianificazione dell'attacco. Uno degli assassini è rimasto in Turchia per quasi due mesi e sorge la domanda: i servizi speciali turchi ne erano consapevoli oppure no? È utile che Ankara risponda "no". Un piccolo colpo alla sua reputazione è meglio di un raffreddamento a lungo termine delle relazioni con Mosca. E in linea di principio nessuno si vanterebbe di ospitare terroristi. Da qui il desiderio dimostrativo di aiutare. Pertanto il rappresentante del partito di Erdogan non si riferisce assolutamente ai servizi segreti turchi quando parla del sostegno statale al terrorismo. Ma non ha detto quale stato lo ha sostenuto. Forse è in corso un intenso “brainstorming” su quali informazioni la parte turca dovrebbe condividere con la Russia. E allo stesso tempo, la Turchia potrebbe negoziare con Washington e Londra condizioni favorevoli in cambio della non divulgazione di dettagli particolarmente significativi. ▪️ Da parte nostra sono già stati nominati i committenti dell'attentato terroristico: secondo le informazioni note sarebbero coinvolte Ucraina, Gran Bretagna e Stati Uniti. Ora vediamo a quanto ammonterà la buona volontà della parte turca nella lotta al terrorismo. E se appariranno nuove informazioni che confermeranno ancora una volta la colpevolezza di questi clienti. (Fonti: TASS e Elena Panina) Tramite Laura Ruggeri 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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15
Jeffrey Sachs, economista, direttore del Columbia Earth Institute University, consigliere speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per gli obiettivi di sviluppo sostenibile, sulle parole di Macron ospite su SolovevLive: "Conosco Macron, lo conosco personalmente. So che in passato una volta disse che l'espansione della NATO e l'inclusione dell'Ucraina nell'alleanza, avrebbe portato a una situazione terribile. So che ha pensieri completamente diversi, non capisco cosa stia succedendo. Se questo è un gioco politico, un tentativo di ottenere voti, questo sarà sicuramente un boomerang da parte del popolo francese. I francesi non vogliono davvero morire in Ucraina. Che tutto sfoci nella Terza Guerra Mondiale è l'ultima cosa che vogliono. Non riceverà alcun sostegno anche solo se ne parla, se ne accenna. Forse questo potrebbe essere un grave errore di calcolo. Ma per me è ancora più strano perché lo conosco. Ho discusso di questa guerra con lui e mi ha detto che è una guerra provocata dall'espansione della NATO. Quindi è ancora più fastidioso vedere e sentire queste sciocchezze perché tutto ciò va completamente contro ciò che il presidente Macron mi ha detto direttamente in passato. Perchè dico questo? Non è coraggio o mancanza di coraggio. Non riesco nemmeno a sopportare questo comportamento infantile in una situazione in cui la posta in gioco è alta. Se provano a giocare ad alcuni giochi, il gioco finisce, non è il momento di giocare. Migliaia di persone muoiono sul campo di battaglia." ⚡️LINK🔗CANALE⚡️ ⚡️LINK🔗CHAT⚡️
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SINE DIGNITATE Al Resto del Carlino di Reggio va il premio “Merda d’autore” della settimana. Come si fa a palesare senza vergogna un tale livello di asservimento e mistificazione? «La guerra segreta russa contro la Nato» Intorno alla tana di un orso, un gruppo di escursionisti comincia a piantare tende e ad accendere fuochi, chiudendo ogni via di uscita. Ogni tanto, qualcuno si avvicina all’entrata della tana e vi agita una torcia. Quando l’orso sbuffa o fa un gesto per difendere il proprio spazio, gli escursionisti gridano: «Quell’orso è pericoloso! Ci vuole mangiare! Sta ordendo un piano segreto per sterminarci tuttiii!» Gli Stati Uniti, sotto le vesti della Nato, circondano la Russia di basi militari e missili puntati da ogni direzione, ma ovviamente è la Russia che fa la «guerra segreta» alla Nato. 🚀👉🏻 Segui @roccocantautore
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17
MOSCA - Dopo l’attentato alla Crocus City Hall i moscoviti hanno restituito circa 100mila biglietti per spettacoli ed eventi pubblici e circa 2 mila eventi sono stati cancellati in tutta la Russia. Lo ha comunicato Sergej Babich, organizzatore del Colisium International Music Industry Forum. Gli specialisti del settore prevedono un aumento dei prezzi dei biglietti a causa della necessità di rafforzare le misure di sicurezza.
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Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, se la prende con Telegram: “La cosa più interessante è Telegram, lo leggono tutti. Qui ha un effetto distruttivo in molti modi. Telegram, dal punto di vista della sicurezza nazionale, è chiaramente un problema. Questo deve essere capito. Nel nostro paese, chiunque può creare un canale, iniziare a scrivere quello che vuole su di esso e quando combina qualcosa, nascondersi dietro il fatto che questa è libertà di parola. Ma questa non è libertà di parola, si chiama in modo leggermente diverso”.
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Le autorita' di Cina e Russia sono consapevoli che per realizzare l’immenso potenziale del partenariato strategico tra i due paesi sono fondamentali il sostegno popolare e le relazioni tra le persone. Un importante passo avanti in questa direzione è la designazione ufficiale del biennio 2024–25 come Anni della Cultura Russa e Cinese. Sarà dunque interessante seguire ed esaminare i progressi delle relazioni culturali sino-russe nei prossimi due anni e vedere se gli scambi saranno accompagnati da una vera e propria cooperazione strategica in campo culturale. Ma prima dell’avvio del programma ufficiale a maggio potrebbe essere utile fare un bilancio della situazione passata e presente concedendosi qualche riflessione. Il mio ultimo articolo, pubblicato tra gli altri da Strategic Culture, è ora disponibile anche in italiano. Pur essendo molto lungo, anche per i miei standard abituali, esso rappresenta solo una breve incursione in quello che è un campo sterminato e poco conosciuto fuori dai due paesi in questione: dalla musica classica a quella pop, dal cinema alla letteratura, dal teatro all'arte. Quindi, mettetevi comodi, preparate il vostro drink preferito e iniziate il viaggio. @LauraRuHK https://laura-ruggeri.medium.com/le-relazioni-culturali-tra-cina-e-russia-entrano-in-una-nuova-fase-5d7fc361feed
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Xi Jinping ha incontrato a Pechino alcune delegazioni statunitensi di cui fanno parte rappresentanti del mondo accademico, dei centri di ricerca e analisi strategiche, degli affari e della finanza. Questa settimana la Cina ospita infatti una serie di eventi di alto livello volti ad attrarre maggiori investimenti stranieri e a dimostrare la propria apertura al mondo. E guarda un po' chi ha partecipato a uno degli incontri. Graham Allison! Nel suo libro del 2017 Destined for War: Can America and China Escape Thucydides' Trap? Allison ha reso popolare l'espressione "Trappola di Tucidide" in riferimento all'ascesa della Cina e alla reazione degli Stati Uniti. A proposito della guerra del Peloponneso che devastò l'antica Grecia, Tucidide aveva spiegato che: "Fu l'ascesa di Atene e la paura che questa incuteva a Sparta a rendere inevitabile la guerra". @LauraRuHK
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21
La lenta agonia di Julian Assange - TELERAGIONE https://www.youtube.com/live/np0ye5V3IW8?si=xai5MLeLBwTix7c5
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Parola a Sahra Wagenknecht: un’intervista Redazione Vi proponiamo il contenuto di un’intervista uscita oggi sul Corriere della Sera a firma di Mara Gergolet. Sahra Wagenknecht: «Ue troppo centralista, l’Ucraina non può vincere. È vero che molti elettori della vecchia sinistra sono andati a destra, non perché razzisti o nazionalisti, bensì perché insoddisfatti» Ha fondato un partito che porta il suo… Continua... 👇 https://www.lafionda.org/2024/03/28/parola-a-sahra-wagenknecht-unintervista/ 🔴 Entra nel canale Telegram de @lafionda
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23
🇷🇸 SERBIA, VUCIC: "CI ATTENDONO GIORNI DIFFICILI" Messaggio allarmante del presidente Aleksandar Vučić, che nelle ultime 48 avrebbe ricevuto informazioni su sviluppi che "minacciano direttamente" gli interessi nazionali vitali della Serbia. “Per la Serbia si prospettano giorni difficili. Saranno difficili, i più difficili finora", si legge nel messaggio. “Ulteriori informazioni saranno rilasciate nei prossimi giorni”. (via Lukyluke31) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
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24
Il riferimento è al testo riportato da l’Espresso, in cui si legge, come già scritto dal Fatto, che “non sono stati adottati provvedimenti di sospensione o revoca delle esportazioni verso Israele autorizzate prima del 7 ottobre”. Ma questo passaggio, per il M5S, “è stato espunto dal testo consegnato al Parlamento perché confermava le bugie di Crosetto e del ministro degli Esteri Tajani”. Un altro dito puntato sul tema armi. Il possibile punto debole del governo, da qui a giugno.
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25
GUERRA NASCOSTA Crosetto: “Vendute armi a Kiev per 417 milioni”. Camere ignare IL GOVERNO AMMETTE - Lo scoop dell’Espresso. Il ministro: “È consentito dalla legge”. I 5 Stelle: “Ma perché non avete coinvolto le Camere?” DI LUCA DE CAROLIS Sì, l’Italia ha venduto armi, e tante, all’Ucraina. Lo ha confermato ieri Maurizio Crosetto, alla Camera. Anche se all’inizio del question time ha calato una precisazione con aria vagamente infastidita: “La vendita di armamenti è un tema totalmente estraneo alla Difesa e di competenza di un altro ministero, quello degli Affari esteri”. Ma la sostanza è che ieri alla Camera il ministro della Difesa ha ammesso che l’Italia nel 2023 ha venduto armamenti a Kiev per un valore di 417 milioni di euro. Così aveva scritto l’Espresso il 22 marzo, e Crosetto lo ha confermato, rispondendo a un’interrogazione del 5Stelle Marco Pellegrini, membro del Copasir. “Vorremmo sapere qual è la base giuridica su cui poggerebbe questa vendita di armi – aveva chiesto Pellegrini – posto che il decreto legge n. 14 del 2022, all’articolo 2-bis, identifica esattamente le modalità di cessioni di armamenti e di equipaggiamenti militari da parte dell’Italia al governo ucraino e non ne prevede di diverse”. Ma il ministro replica ribaltando il punto: “La fornitura di armi a Kiev, che esercita il diritto all’autodifesa previsto dall’articolo 51 della Carta Onu, non è vietata dalla legge 185 del 1990. Già all’indomani dell’aggressione russa del febbraio 2022, pertanto, sono state autorizzate diverse esportazioni da parte di aziende italiane ai sensi della 185”. Tradotto, la vendita era perfettamente lecita, perché la legge la vieta verso quei Paesi “in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell’articolo 51 della Carta Onu”, ossia quello che prevede il diritto di difendersi da un’aggressione. E la conclamata urgenza della maggioranza di rendere più facile vendere armamenti? Crosetto assicura: “Il disegno di legge di modifica della 185, approvato dal Senato in prima lettura il 21 febbraio scorso riflette l’impegno a rendere tale legge più efficace e molto più trasparente”. Un vecchio cavallo di battaglia del cofondatore di FdI, che già da presidente dell’Aiad, la federazione delle aziende per l’aerospazio e la difesa, ne aveva sollecitato la revisione nelle audizioni in Parlamento. Ma Pellegrini replica battendo altri tasti: “A normativa vigente, non è possibile fare quel tipo di cessione di armi all’Ucraina. Questo Parlamento aveva perimetrato esattamente come dovevano essere fatte quelle cessioni di armi al governo ucraino, quindi non è possibile vendere così quelle armi”. Ergo, se per cederle gratis si era passati dalle Camere, perché non si è fatto per la vendita? Finisce così, con Crosetto che si infila il soprabito e parla con qualche collega di partito in Transatlantico prima di andarsene. Invece il M5S, che del tema armi ha fatto una bandiera – su cui insisterà, eccome, anche in chiave Europee – continua, ancora con Pellegrini: “Se è consentito vendere armi a un Paese in guerra per autodifesa, perché è stata necessaria una deroga approvata dal Parlamento alla stessa legge per cedere a Kiev armi prese dai magazzini dell’esercito? E poi, chi paga le aziende italiane che producono queste armi? Forse l’Europa, tramite l’apposito fondo a cui l’Italia contribuisce per 250 milioni di euro l’anno?”. Per avere lumi, il 5Stelle tira in ballo Giorgia Meloni: “Chiediamo un’informativa urgente alla presidente per fare chiarezza sulla vicenda”. Perché ora il M5S punta a incalzare Palazzo Chigi sul tema. Così nell’assalto di giornata inserisce anche il dossier su Israele, accusando: “Nella sua relazione annuale sull’export di armi, l’esecutivo ha censurato un passaggio, dove si confermava che la consegna di armi italiane a Israele non è stata sospesa dopo lo scoppio della guerra a Gaza”.
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“Parlamento scavalcato, Costituzione e trattati completamente ignorati” AZZARITI - Il costituzionalista: “nessuna trasparenza” DI GIAMPIERO CALAPÀ “Nessuno fa più riferimento a tentativi negoziali per risolvere le controversie internazionali: è anzitutto un regresso dal punto di vista culturale”. Gaetano Azzariti, costituzionalista di fama della Sapienza di Roma, bolla così la vendita di armi dell’Italia all’Ucraina ammessa ieri da Crosetto in aula: “Non vengono considerati i valori di solidarietà non armata cui sono ispirate la nostra Costituzione e la Carta dell’Onu”. Il ministro Crosetto sostiene che l’art. 51 della Carta Onu lo consente. Tutti citano l’art. 51 (“il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un membro Onu”, ndr), saltando bellamente le prime righe del preambolo della stessa Carta: “Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra”. E la stessa Carta Onu, all’art. 33 fa riferimento a “negoziati, inchiesta, mediazione, conciliazione, arbitrato, regolamento giudiziale, ricorso a organizzazioni od accordi regionali, o altri mezzi pacifici” per “il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. Chi si sta impegnando per far rispettare il preambolo e l’art. 33? Conta solo l’art. 51… E il nostro art. 11 della Costituzione che ripudiando la guerra impone di trovare altre vie per risolvere le controversie internazionali? Poi c’è la legge 185… La legge 185 del 1990 è stata emanata con la finalità di evitare invii di armi a Paesi in conflitto bellico. È una legge che si fonda su due pilastri: primo, divieto assoluto di vendita a Paesi belligeranti, fatta salva l’eccezione richiamata dall’art. 51 della Carta Onu; secondo, il massimo controllo politico di tutte le cessioni e le vendite di armi. Questo secondo punto è dirimente: rispetto a 417 milioni in vendita di armi all’Ucraina il Parlamento è stato informato dal governo solo ieri, a cose fatte, non è accettabile. Ma non basta, il governo sta anche cercando di svuotare la 185? È già passato in prima lettura al Senato un tentativo di riforma per rendere meno trasparenti sia le cessione sia la vendita. Vogliono codificare meglio la disinvoltura che già c’è nella cessione e nella vendita di armi. Già ora non si sa neppure quali sono le armi che inviamo perché gli atti del governo sono secretati in barba alla trasparenza che sarebbe richiesta e dovuta in questi casi. Secondo lei il governo dovrebbe solo essere informato o dovrebbe anche esprimersi con un voto su eventuali cessioni e vendite di armi? Non c’è un obbligo scritto, ma nella logica della centralità del Parlamento che dovrebbe esser garantita a una Repubblica parlamentare va da sè che una discussione che si conclude con il voto dell’aula sarebbe più rispettosa dei valori costituzionali. Ma ora il tentativo espresso con la riforma della 185 a cui facevamo riferimento prima, è proprio quello di rendere l’intervento armato un atto proprio dell’esecutivo scavalcando le Camere. Pensa che in tutto questo contano gli incarichi precedenti dell’attuale ministro della Difesa in Aiad e Leonardo? Del tutto inopportuno appare passare da quegli incarichi al ministero della Difesa.
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Tra tutti, Gianluca di Feo di Repubblica era decisamente il più imbarazzante. Nell'articolo in cui parlava di una flotta segreta che puntava sulla Sicilia - tanto segreta da essere nota ai giornali - faceva un errore grossolano che tradiva una traduzione automatica dall'inglese. Chissà quale velina Usa stava copiando e traducendo quando ha reso "Russian Army" (Forze armate russe) con "armi russe". E a cascata gli altri riprendevano, ricalcando un titolo senza senso. Invochiamo pietà!
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Tra tutti, Gianluca di Feo di Repubblica era decisamente il più imbarazzante. Nell'articolo in cui parlava di una flotta segreta che puntava sulla Sicilia - tanto segreta da essere nota ai giornali - faceva un errore grossolano che tradiva una traduzione automatica dall'inglese. Chissà quale velina Usa stava copiando e traducendo quando ha reso "Russian Army" (Forze armate russe) con "armi russe". Invochiamo pietà!
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Appuntamento domani, alle 8 e 30, con una nuova puntata di TeleRagione. https://www.youtube.com/watch?v=np0ye5V3IW8 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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🇮🇹🤡🇺🇦⚔️🇷🇺 UCRAINA, MELONI: "SE NON MOLLIAMO, PUTIN DOVRÀ TRATTARE" "Chi cerca di aiutare l'Ucraina allontana la guerra rispetto alla possibilità che arrivi nel cuore d'Europa. [Putin] lo abbiamo fermato lì. E, secondo me, se non molliamo lo costringiamo anche a sedersi a un tavolo delle trattative per cercare una pace giusta ... Rispetto al tema dei rischi di una guerra mondiale , io rispedisco al mittente l'idea secondo cui chi cerca di aiutare l'Ucraina vuole la guerra e, quasi quasi, i russi che l'hanno invasa sono quelli che vogliono la pace. Bisogna fare mezzo passo indietro: Putin ha invaso l'Ucraina dichiarando che vuole riportare la Russia alla sua grandezza di un tempo, che vuole ripristinare i confini storici della Russia. I confini storici della Russia ragionevolmente incorporano Ucraina, Moldova, Georgia, i Baltici, una parte della Finlandia, volendo anche la Polonia." -Adnkronos Segui 👉@ComitatoDonbass
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PER CHI HA SEGUITO LA GUERRA PER PROCURA CONTRO LA SIRIA, LA NATURA DELL'ISIS È SPERIMENTATA A tal proposito, vorrei riportare alla memoria uno degli episodi più esplicativi in merito. 17 SETTEMBRE 2016, DEIR EZZOR: COALIZIONE A GUIDA USA COMPIE UN RAID AEREO AMMAZZANDO ALMENO 90 MILITARI SIRIANI. UNA POSIZIONE ALTAMENTE STRATEGICA APPENA RECUPERATA VIENE PERSA E L'ISIS SI TROVA PRONTO A SUBENTRARE. ➡️ L'episodio nel racconto di Giorgio Bianchi. "(...)Passai poi nella casa della famiglia di un tenente ucciso da un raid aereo ad opera della coalizione a guida statunitense. Il 17 settembre 2016 raid americani colpirono le postazioni del SAA sulle alture dello Jabal al-Thardah nei pressi dell’aeroporto militare di Deir ez-Zour. La città era cinta d’assedio da parte dell’Isis dal 2013. Veniva rifornita di viveri, medicinali e forze fresche soltanto attraverso un ponte aereo. Dopo mesi di intensi scontri il SAA era riuscito finalmente a riprendere possesso delle alture utilizzate dall’Isis per bombardare dall’alto la zona dell’aeroporto. A quel punto accadde l’impensabile: un raid statunitense bombardò l’avamposto causando la morte di almeno 90 soldati e il ferimento di non meno di 100. La giustificazione del comando USA fu che i soldati del SAA erano stati confusi con le milizie del califfato. Fatto sta che da quel momento l’Isis riprese il controllo della postazione e poté ricominciare a bombardare la zona dell’aeroporto dall’alto."
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PER CHI HA SEGUITO LA GUERRA PER PROCURA CONTRO LA SIRIA, LA NATURA DELL'ISIS È SPERIMENTATA A tal proposito, vorrei riportare alla memoria uno degli episodi più esplicativi in merito. 17 SETTEMBRE 2016, DEIR EZZOR: COALIZIONE A GUIDA USA COMPIE UN RAID AEREO AMMAZZANDO ALMENO 90 MILITARI SIRIANI. UNA POSIZIONE ALTAMENTE STRATEGICA APPENA RECUPERATA VIENE PERSA E L'ISIS SI TROVA PRONTO A SUBENTRARE. ➡️ L'episodio nel racconto di Giorgio Bianchi. "(...)Passai poi nella casa della famiglia di un tenente ucciso da un raid aereo ad opera della coalizione a guida statunitense. Il 17 settembre 2016 raid americani colpirono le postazioni del SAA sulle alture dello Jabal al-Thardah nei pressi dell’aeroporto militare di Deir ez-Zour. La città era cinta d’assedio da parte dell’Isis dal 2013. Veniva rifornita di viveri, medicinali e forze fresche soltanto attraverso un ponte aereo. Dopo mesi di intensi scontri il SAA era riuscito finalmente a riprendere possesso delle alture utilizzate dall’Isis per bombardare dall’alto la zona dell’aeroporto. A quel punto accadde l’impensabile: un raid statunitense bombardò l’avamposto causando la morte di almeno 90 soldati e il ferimento di non meno di 100. La giustificazione del comando USA fu che i soldati del SAA erano stati confusi con le milizie del califfato. Fatto sta che da quel momento l’Isis riprese il controllo della postazione e poté ricominciare a bombardare la zona dell’aeroporto dall’alto."
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I dieci più grandi scoop di Wikileaks Li ha selezionati il Telegraph, in attesa della pubblicazione di 400.000 documenti sulla guerra in Iraq. [...] Le email dell’Unità di Ricerca sul Clima È stato definito “il più grave scandalo scientifico della nostra generazione”. Wikileaks ha pubblicato più di un migliaio di email dello staff dell’Unità di Ricerca sul Clima dell’Università dell’Anglia orientale, ottenute grazie a un hacker. Parte di queste comunicazioni vertevano sui tentativi degli scienziati di usare “trucchi” per far sembrare la situazione climatica più grave di quanto fosse in realtà, attirando così l’attenzione dei media. Il direttore del centro si è dimesso subito dopo la pubblicazione delle email, per essere poi reinserito in seguito a un’inchiesta della Camera dei Comuni che lo ha dichiarato innocente. https://www.ilpost.it/2010/10/18/dieci-scoop-wikileaks/ 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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I dieci più grandi scoop di Wikileaks Li ha selezionati il Telegraph, in attesa della pubblicazione di 400.000 documenti sulla guerra in Iraq. [...] Le email dell’Unità di Ricerca sul Clima È stato definito “il più grave scandalo scientifico della nostra generazione”. Wikileaks ha pubblicato più di un migliaio di email dello staff dell’Unità di Ricerca sul Clima dell’Università dell’Anglia orientale, ottenute grazie a un hacker. Parte di queste comunicazioni vertevano sui tentativi degli scienziati di usare “trucchi” per far sembrare la situazione climatica più grave di quanto fosse in realtà, attirando così l’attenzione dei media. Il direttore del centro si è dimesso subito dopo la pubblicazione delle email, per essere poi reinserito in seguito a un’inchiesta della Camera dei Comuni che lo ha dichiarato innocente. https://www.ilpost.it/2010/10/18/dieci-scoop-wikileaks/ 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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©️ Ci sono ragioni convincenti per credere che Israele stia commettendo il crimine di genocidio contro i palestinesi. Tre fatti lo mettono in luce: il massacro dei palestinesi, le dichiarazioni dei funzionari israeliani e le condizioni di vita disumane imposte ai palestinesi. Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla questione palestinese E nonostante tutto gli Americani mandano armi e soldi a Israele . MOMO ✈️Seguici su ➡️ Multipolare News
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🇮🇹📺 "Cretino", "pagliaccio" e "incompetente totale". Così Alessandro Orsini ha apostrofato Stefano Cappellini (Repubblica) ieri sera a È sempre Cartabianca. Alessandro Orsini for President
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Sono appena usciti i dati relativi alla posizione finanziaria netta degli Stati Uniti nel quarto trimestre del 2023. Si registra un netto peggioramento rispetto ai novanta giorni precedenti, da -18,11 a -19,77 trilioni di dollari. Sono letteralmente in caduta libera. Giacomo Gabellini LA YELLEN TORNA A PECHINO CON IL CAPPELLO IN MANO Ufficialmente per cercare di calmare quel rancore negli ultimi nove mesi con una serie di visite di alti funzionari dell'amministrazione, tra cui il segretario di Stato Antony Blinken a giugno e il segretario al Commercio Gina Raimondo ad agosto. Questi contatti di persona ad alto livello mirano a mantenere stabili i legami nel calore di una campagna elettorale presidenziale americana in cui la narrativa della minaccia cinese avrà un posto di rilievo nella retorica sulla politica estera. NDR: Il dubbio è che la FED abbia un disperato bisogno di qualcuno che acquisti il suo debito, prima di essere costretta a doverne monetizzane una grossa fetta (Fonte: Politico - Tramite Giubbe Rosse). 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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DEINDUSTRALIZZAZIONE Con un governo di "destra" stiamo vedendo una netta accelerazione del processo di deindustrializzazione dell'Italia. Aziende come Stellantis (ex Fiat), Marelli e tante altre, una volta cedute a stranieri, stanno smantellando tagliando a destra e a manca. Nel frattempo persone che lavoravano all'interno del settore industriale si stanno reinventando facendo tutt'altro. Chi si improvvisa coach di qualcosa, chi insegnante di ballo, di yoga o di qualsiasi nuova disciplina. Che dire poi dei nuovi "mestieri" su cui bombardano sui social: "vuoi una entrata sicura di 3000 euro al mese stando seduto da casa? Clicca qui ed entra nel nostro gruppo premium, ti spiegheremo come fare!". Un paese senza industria, fatto di trader, rider e coach improvvisati. Un grande futuro ci attende. WI
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Repost from Tutti i fatti
👀Nell'amministrazione americana dubbi sulla legittimità di Zelensky dopo l'annullamento delle elezioni 📰Secondo il giornale americano Politico, in conversazioni private, i funzionari dell'amministrazione Biden sono delusi e rammaricati per la mancanza di procedure democratiche di base in Ucraina. @tutti_i_fatti
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Repost from Giuseppe Salamone
Annelle Sheline, funzionaria per gli affari esteri Usa in Medio Oriente: "Nell'ultimo anno ho lavorato per l'ufficio dedicato alla promozione dei diritti umani in Medio Oriente. Credo fortemente nella missione e nell'importante lavoro di quell'ufficio. Tuttavia, in qualità di rappresentante di un governo che sta direttamente consentendo ciò che la Corte internazionale di giustizia ha affermato che potrebbe essere plausibilmente un genocidio a Gaza, tale lavoro è diventato quasi impossibile. Incapace di servire un’amministrazione che consente tali atrocità, ho deciso di dimettermi dal mio incarico presso il Dipartimento di Stato. Qualunque credibilità avessero gli Stati Uniti come sostenitori dei diritti umani è quasi completamente svanita dall’inizio della guerra. Sono perseguitata dall’ultimo post sui social media di Aaron Bushnell, il venticinquenne militare dell’aeronautica americana che si è autoimmolato davanti all’ambasciata israeliana a Washington il 25 febbraio." (CNN) T.me/GiuseppeSalamone
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Lo scorso 25 marzo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che richiede «l’immediato cessate il fuoco durante il Ramadan». La convalida è stata ottenuta per effetto dell’astensione degli Stati Uniti, la cui decisione di evitare di ricorrere nuovamente al diritto di veto, ha spiegato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale John Kirby, «non configura un cambiamento nella nostra politica», orientata verso «un cessate il fuoco come parte di un accordo sugli ostaggi». Il governo israeliano, dal canto suo, ha reagito revocando la missione a Washington di una delegazione incaricata di individuare di concerto con l’amministrazione Biden alternative percorribili a un’operazione di terra a Rafah. Secondo l’ufficio di Netanyahu, la risoluzione «danneggia sia lo sforzo bellico che il tentativo di liberare gli ostaggi, perché offre ad Hamas la speranza che la pressione internazionale possa approdare a un cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi». Cerchiamo di comprendere le dinamiche diplomatiche e politiche dietro questa oscura vicenda, e di evidenziare gli interessi in gioco, assieme a Pierluigi Fagan, ex manager e imprenditore nel campo della comunicazione ritiratosi da oltre quindici anni a vita di studio. Saggista, gestisce un sito internet di ricerca su vari temi collegati al concetto di complessità. https://m.youtube.com/watch?fbclid=IwAR0fLagKAbe0D6Rv3zOVYL7wt70SHycm_NRdaLH_HXUYLyqoPk02pvXLXJU&v=QZ9BqhqI3CQ&feature=youtu.be Giacomo Gabellini 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Il Grande (e pericoloso) gioco di Israele – Con Pierluigi Fagan

Lo scorso 25 marzo, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che richiede «l’immediato cessate il fuoco durante il Ramadan». La convalida è stata ottenuta per effetto dell’astensione degli Stati Uniti, la cui decisione di evitare di ricorrere nuovamente al diritto di veto, ha spiegato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale John Kirby, «non configura un cambiamento nella nostra politica», orientata verso «un cessate il fuoco come parte di un accordo sugli ostaggi». Il governo israeliano, dal canto suo, ha reagito revocando la missione a Washington di una delegazione incaricata di individuare di concerto con l’amministrazione Biden alternative percorribili a un’operazione di terra a Rafah. Secondo l’ufficio di Netanyahu, la risoluzione «danneggia sia lo sforzo bellico che il tentativo di liberare gli ostaggi, perché offre ad Hamas la speranza che la pressione internazionale possa approdare a un cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi». Cerchiamo di comprendere le dinamiche diplomatiche e politiche dietro questa oscura vicenda, e di evidenziare gli interessi in gioco, assieme a Pierluigi Fagan, ex manager e imprenditore nel campo della comunicazione ritiratosi da oltre quindici anni a vita di studio. Saggista, gestisce un sito internet di ricerca su vari temi collegati al concetto di complessità. SOSTEGNO 🟠 Bonifico bancario 👉 IBAN: IT82S3608105138278581378601 intestato a Giacomo Gabellini 👉 BIC/SWIFT: PPAYITR1XXX 🟠 Paypal 👉

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I MIEI LIBRI 👉 Ordine multipolare. Geopolitica e cultura della crisi, Diana 2024

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👉 Taiwan. L’isola nello scacchiere asiatico e mondiale, L’Antidiplomatico 2022

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👉 Dottrina Monroe. L’egemonia statunitense sull’emisfero occidentale, Diarkos 2022

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👉 Ucraina. Il mondo al bivio. Origini, responsabilità, prospettive, Arianna editrice 2022

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👉 Guerra in Ucraina. Cause, conseguenze, retroscena (coautore), Sandro Teti 2022

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👉 Krisis. Genesi, formazione e sgretolamento dell’ordine economico statunitense, Mimesis 2021

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👉 Weltpolitik. La continuità politica, economica e strategica della Germania, goWare 2019

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👉 Israele. Geopolitica di una piccola, grande potenza, Arianna editrice 2017

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A mio giudizio, Putin non è stato per niente ambiguo come scrive oggi il Corriere della Sera. Putin bombarderà gli aeroporti della Polonia e della Romania dai quali si alzeranno in volo gli F-16 diretti in Ucraina. La cosa è abbastanza semplice e funzionerà più o meno in questo modo. I generali russi diranno a Putin: "Presidente, scusi il disturbo, ci sono un paio di F-16 in Polonia che domani si alzeranno in volo per bombardare i nostri soldati in Ucraina". Risposta di Putin: "Tranquilli, nessun disturbo, bombardate la Polonia". Scusate, non riesco a spiegarlo in modo più semplice. 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Giorgio Bianchi Photojournalist

Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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Grandioso servizio di Repubblica, giornale bandiera di noi civili, delicati e amorevoli progressisti, che ci mette a parte dello stato d'animo dell'immenso fedez. Lo straordinario rapper e attivista politico, che attraversa un momento durissimo della sua vita, tenta di stordire un po' l'immenso dolore della separazione con qualche piccolo acquisto. Ma ovviamente son gioie superficiali. Alla sera, nel suo lettino, chiude gli occhietti e una furtiva lacrima gli solca comunque il provato viso. Alberto Scotti 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Problemi alla rete: Utrecht pensa a divieti di ricarica. L'Olanda è uno dei Paesi europei che sta scommentendo con più forza e determinazione sulla mobilità elettrica. Lo dimostra anche una capillarità della rete di colonnine per la ricarica delle auto alla spina arrivata a livelli tali da rendere i Paesi Bassi un paradiso per i conducenti di veicoli a batteria. Tuttavia, iniziano a emergere problemi di sovraccarico per un'altra rete, quella per la trasmissione dell'energia elettrica: non si tratta di una questione di poco conto, perché negli ultimi mesi, stando alla cronaca locale, si stanno registrando diversi blackout nelle quattro principali città, Utrecht, Rotterdam, Amsterdam e L'Aia. Irritati i cittadini, al punto che le autorità locali sono già impegnate nella ricerca di una soluzione. Segue... https://www.google.com/amp/s/www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/03/19/auto_elettriche_problemi_alla_rete_utrecht_pensa_a_divieti_di_ricarica.amp.html 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Repost from La Mia Russia
Sono state ottenute prove di un legame tra i terroristi del Crocus e i nazionalisti ucraini, riferisce il Comitato Investigativo della Federazione Russa. Un altro sospettato che ha partecipato ad un piano di finanziamento dei terroristi è stato identificato e arrestato. Gli inquirenti dispongono delle informazioni sul trasferimento di ingenti somme di denaro e criptovaluta dall'Ucraina agli attentatori. https://t.me/ukraina_ru/194064
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Украина.ру

⚡ ⚡ ⚡ В распоряжении следствия имеются данные о поступлении исполнителям теракта в "Крокусе" значительных сумм денег и криптовалюты с Украины, сообщает СК

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Repost from InsideOver
🇵🇸GAZA, LA FAME COME ARMA
Nononstante i dinieghi di Israele, tanti accusano Tel Aviv di usare la fame come arma. Tra questi al Mayadeen, che titola così un articolo molto articolato: “Le prove suggeriscono che la principale tattica di guerra israeliana è la carestia utilizzata come arma”. Tra le altre cose, la nota rievoca e commenta l’ormai storica dichiarazione del ministro della Difesa Yoav Gallant rilasciata all’inizio dell’invasione della Striscia: “’Ho ordinato un assedio completo sulla Striscia di Gaza. Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto è chiuso”, consegna che i suoi militari hanno rispettato per settimane, prima che una sola oncia di aiuti fosse autorizzata a Gaza”.
https://it.insideover.com/guerra/gaza-lemergenza-alimentare-come-arma.html
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Gaza, l'emergenza alimentare come arma

Le immani proporzioni della carestia a Gaza, i risibili tentativi per arginarla e gli ostacoli insormontabili per le popolazioni assediate

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Repost from Piccolenote
🇺🇳TUTTI I DUBBI SUL “GREEN PASS GLOBALE” DELL’OMS
...Ghebreyesus, sempre in occasione del suo discorso a Dubai, si è detto preoccupato riguardo al raggiungimento di questi traguardi perché, a suo avviso, i negoziati procedono a rilento. Per di più, il direttore generale avrebbe anche lamentato una mancanza di fiducia nei confronti dell’OMS poiché diversi Paesi temono di veder erosa la loro sovranità conferendo nuovi poteri all’agenzia dell’Onu in tema di politiche sanitarie...
https://it.insideover.com/scienza/tutti-i-dubbi-sul-green-pass-globale-delloms.html
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L'OMS e la governance globale: il nodo della sovranità degli stati

Il nuovo "trattato pandemico" e il "green pass globale". L'OMS tra i programmi di prevenzione e i rischi per i processi democratici

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