IL COMPLOTTO DI CHERNOBYL – IL WOODPECKER RUSSO
Uno dei prodotti delle ricerche di Tesla, la tecnologia del riscaldatore ionosferico, fu il cosiddetto Picchio (“Woodpecker”) russo, che probabilmente è in grado di scatenare terremoti. Negli anni 1970, in una inusuale collaborazione fra americani e sovietici durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti diedero ai sovietici un gigantesco magnete, che di fatto divenne una parte del loro Progetto Woodpecker. Nel 1974, nell’ambito degli Accordi di Vladivostock, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica presero la decisione congiunta di sciogliere la calotta polare artica.11 Non si tratta di un accordo bilaterale registrato dell’ONU, perciò non divenne mai accessibile a coloro i quali – più tardi – furono messi in allarme dal rapido scioglimento dei ghiacci e delle nevi polari, e dalla situazione degli orsi polari che ne è risultata. Per il pubblico, lo scioglimento della calotta polare artica è diventato un segnale forte e inquietante del cambiamento climatico, talmente forte che negli Stati Uniti ai media è stato richiesto di non parlare mai di orsi polari! A causa del segreto militare la gente è stata indotta a pensare che il controllo industriale delle emissioni di CO2 riporterebbe tutto a posto nell’Artico!
Il sovietico Woodpecker (simile a quello che in seguito negli USA fu HAARP) era uno strumento di Tesla situato in Ucraina, in quella che in seguito, nel 1986, divenne la zona non accessibile del disastro del reattore nucleare di Chernobyl (che forniva energia per il Woodpecker). Secondo Tom Bearden, un semplice guasto per il Woodpecker (oppure per HAARP) potrebbe essere una catastrofe per la sua fonte di energia, cioè in questo caso per il reattore di Chernobyl. Inviando un’onda scalare invertita sull’onda Woodpecker osservata negli Stati Uniti, il Woodpecker fu messo fuori uso, il che a sua volta fece guastare il reattore di Chernobyl, che gli forniva energia.
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https://youtu.be/7J1PNsnJo7I?feature=shared