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Una voce nel Silenzio ✝️

A sostegno delle comunità perseguitate nel mondo 🕯 Siamo presenti con i nostri progetti umanitari in : Kosovo 🇷🇸 - Donbass 🇷🇺 - Artsakh 🇦🇲- Siria 🇸🇾- Palestina 🇵🇸 www.unavocenelsilenzio.it

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🇦🇲🇦🇿 LA SITUAZIONE NEL TERRITORIO DI KIRANTS Ecco un riassunto della situazione nella zona del villaggio di Kirants, regione di Tavush, #Armenia, * La zona rossa (1) è il territorio dell'Azerbaigian sovietico secondo Google Maps: Yerevan intende consegnarlo a Baku. * La zona gialla (2) è il territorio dell'Armenia sovietica secondo la mappa di Google e del Comitato catastale: ciò nonostante Yerevan lo darà a Baku. * La zona arancione (3), vicino al ponte, è in #Azerbaigian secondo Google, ma secondo la mappa catastale è in Armenia. * In verde (4), il terreno agricolo del villaggio di Kirants (~60 ettari), che i residenti hanno offerto di "scambiare" con l'Azerbaigian per un'area adiacente al villaggio. Gli azeri hanno rifiutato questa proposta perchè vogliono posizionarsi vicino all'insediamento e minacciarlo in modo da costringere la popolazione progressivamente ad andare via. CRITICITA' - La statale (che collega i villaggi della zona e porta fino al confine con la Georgia) finisce in alcuni tratti, ponte di Kirants compreso, in territorio azero e quindi sarà inutilizzabile. Il governo armeno ha promesso ai residenti che verrà costruito un bypass. - La linea di contatto (non dimentichiamo che non parliamo di frontiera come tra Italia e Svizzera ma fra due Paesi formalmente in guerra fra di loro) arretra di conseguenza verso il territorio armeno e raggiunge in pratica l'insediamento di Kirants (linea arancione in grassetto sulla cartina). - La costruenda scuola di Kirants si troverà a 50 metri dalle postazioni azere; nel corso delle proteste di questi giorni gli abitanti di Kirants hanno proposto provocatoriamente di spostare lì il parlamento armeno e la sede del governo per capire come ci si sente con i soldati nemici a pochi metri. - Diverse costruzioni di Kirants, nonostante le registrazioni del Catasto di Yerevan, finiranno in territorio azero. Dalla capitale armena fanno sapere che quelle certificazioni sono false ma in realtà furono rilasciate proprio dal catasto di Yerevan. Le manifestazioni di protesta si stanno estendendo in Armenia. Blocchi stradali stanno interessando le statali da Yerevan verso Sevan, Tbilisi, Martuni, Meghri e Gyumri. Sono intervenute le forze dell'ordine, ci sono stati tafferugli e alcuni fermi. Continua ovviamente ad essere oggetto di blocco la statale nella regione di Tavush all'altezza del ponte di Kirants. Gli studenti della scuola di Baghanis (regione di Tavush) sono in sciopero.
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Prima pagina de “il Foglio” di oggi
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🇷🇸 🇧🇦 Sale la tensione in Bosnia 👉🏻Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui https://t.me/unavocenelsilenzio
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🇦🇲🇦🇿 Gruppi di esperti iniziano ufficialmente il processo di chiarimento delle coordinate sulla base delle misurazioni geodetiche lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian. In un annuncio del governo armeno, 23 aprile, è iniziato il processo di chiarimento delle coordinate, come parte della delimitazione del confine di stato e di un accordo nell'ottava riunione delle commissioni tra la Repubblica di Armenia e l'Azerbaigian. Il 19 aprile è stato annunciato che il governo di Pashinyan era giunto a una decisione preliminare con l'Azerbaigian sulla resa dei villaggi di Tavush. 📸 nella foto Gli azeri hanno già avanzato le loro postazioni lungo il bordo della regione di Tavush (Armenia)
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🇦🇲 Il genocidio armeno, 109 anni fa iniziava lo sterminio (che continua oggi nell’Artsakh) Metz Yeghern, il Grande Male. Iniziava 109 anni fa il genocidio armeno, quello sterminio premeditato e compiuto dal Governo dei Giovani Turchi nel 1915 contro lʼimportante minoranza cristiana. Oltre un milione e mezzo le vittime, soprattutto gente comune, donne, bambini, intellettuali, scrittori, giornalisti, 2.500 persone arrestate in una sola notte a Istanbul, deportati e poi massacrati. Un crimine contro l'umanità per troppo tempo ignorato.
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🇪🇺 Un attivista ha interrotto il discorso della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al vertice europeo sulla difesa, accusandola di essere una “criminale” per il suo sostegno a Israele. ”Signora von der Leyen, questo è un arresto da privato cittadino. Lei è accusata di aver favorito il genocidio a Gaza!", ha affermato l’uomo, poco prima di essere allontanato dagli addetti alla sicurezza. “Il sangue dei bambini palestinesi è sulle sue mani!" La Presidente della Commissione UE ha ascoltato le accuse che le venivano mosse sorridendo in silenzio.
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Ottimo riscontro di pubblico ieri a Verona per la presentazione della mostra fotografica "10 anni di guerra in Donbass" di Vittorio Rangeloni, intervenuto in collegamento video. Un sentito ringraziamento agli amici Vito Comencini (Popolo Veneto), Stefano Valdegamberi (consigliere regionale) e Palmarino Zoccatelli (ass.Veneto-Russia) per la loro presenza e l'aiuto nell'organizzazione dell'evento. Segui 👉🏻 https://t.me/ventodellest2022 🇮🇹🕊🇷🇺
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🇷🇸il Kosovo si riarma con Javelin e droni Bairaktar, esercitazioni militari serbe al confine Sale la tensione nei balcani dopo le esercitazioni militari serbe vicino al confine con il Kosovo. Continua la corsa al riarmo di Pristina, Javelin e droni Bairaktar nel suo arsenale La Serbia si trova sotto pressione dopo il voto dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa per l'ammissione del Kosovo come membro. In risposta a questa decisione, Belgrado ha annunciato una grande esercitazione militare che si svolgerà nell'altopiano di Pester, al confine con il Kosovo. Il ministro della Difesa serbo Milos Vucevic ha dichiarato: "Dimostreremo che il nostro Paese non è un sacco da boxe e che nessuno ci umilierà. E la loro vergogna per tutto quello che stanno facendo in seno al Consiglio d'Europa e all'Onu durerà per sempre."
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