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Fronte della Resistenza

Per Riflettere e Ragionare insieme sui fatti,  in tempi in cui dirsi la Verità con Onestà è già fare Trasformazione. Rilancio delle notizie bloccate o ignorate, con occhio alla geopolitica multipolare.

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Follow up - The individual has been arrested outside the Iranian consulate in Paris and the situation is under control @stayfreeworld
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Fronte della Resistenza

BREAKING: La polizia francese ha isolato il consolato iraniano a Parigi dove un uomo esplosivo minaccia di farsi esplodere 🤔

BREAKING: La polizia francese ha isolato il consolato iraniano a Parigi dove un uomo esplosivo minaccia di farsi esplodere 🤔
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#stopGazaGenocide
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Repost from Francesco Neri
Che avevamo ragione. Su tutto. E che loro avevano torto, su tutto, ora è sfacciatamente palese. Di questa è di altre cose precedenti, di politica, di economia; ma mai, MAI, MAI che chiedano scusa. Ho provato a volte a esigerlo. Zero. E non lo chiedevo per me; giuro. A me non me ne frega niente, meno di niente. Per LORO. Se chiedi scusa, accetti, sei libero, hai pagato... puoi ricominciare. Sparisce l'astio, il bisogno di coprire la propria ingenuità o paura con le menzogne. Chiedere scusa ė il coraggio che ti libera. È perdonarsi. Sembra strano eh ? Ma è cosí.
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https://youtu.be/f_bKLLgW3yA?si=SuzMXXo2O1jCS5Pm "Ciao Mimar, che cosa ti ricorda questo?" #tuttoconunclick 🤝 iscriviti e condividi 🤝 @frontedellaresistenza
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Ciao Mimar, che cosa ti ricorda questo?

Ciao Mimar, che cosa ti ricorda questo? Mi ha scritto uno di voi che lavora da casa raccontandomi cosa accade nella sua azienda... Mimar ***** Voi che idea vi siete fatti di tutto questo? Fatemelo sapere in un commento. Se ti è piaciuto lascia un grande like e, se non l'hai ancora fatto, iscriviti al canale. #greenpass #lavoro #agenda2030 Le immagini provengono dal sito :

https://pixabay.com/it/

e sono gratis e senza diritti di copyright. Il brano in sottofondo è la mia composizione: "C'est toujours la même chose"

https://www.youtube.com/watch?v=HzsbDbDX9Jg

Mimar

1🤬 1
IL GIALLO PARALISI FACCIALI IN RAI SPIEGATO DAL PROFESSOR FRAJESE ▷ "IMPRINTING IMMUNOLOGICO PUÒ AVER INFLUITO" https://youtube.com/watch?v=M6Ocb0JUdJM&si=0WFRHOmjrMPDaPk_ #uniquiquesuum #paralisifaccialivirali #sierogenico 🤝 iscriviti e condividi 🤝 @frontedellaresistenza
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IL GIALLO PARALISI FACCIALI IN RAI SPIEGATO DA FRAJESE ▷ "IMPRINTING IMMUNOLOGICO PUÒ AVER INFLUITO"

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La #paralisi di Bell sembra esser diventata una sorta di nuovo "virus" che nelle ultime settimane pare aver colpito la #Rai. Per prima è stata Simona Ventura a manifestare una paralisi facciale che le ha bloccato metà viso. La nota conduttrice televisiva ha tentato di individuare in un colpo di freddo la causa al problema. Stesso problema lo ha avuto anche il cuoco Daniele Persegani, che si è presentato a "E' sempre mezzogiorno" condotto da Antonella Clerici con metà volto paralizzato. Le cause possono essere diverse, e il freddo sembra possa solo essere una minima parte del problema. L'endocrinologo Giovanni Frajese spiega in diretta ai nostri microfoni cosa potrebbe essere successo. ▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE:

https://bit.ly/2MeYWI7

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Repost from Andrea Zhok
E tutto questo è stato deciso da Washington e le sue succursali, con il collaborazionismo della peggiore classe dirigente della storia europea, e con il supporto entusiastico dei nostri media a gettone, che dal primo giorno hanno tifato senza pudore per la guerra, e continuano a farlo. Se c'è un inferno, chi lo presiede dovrà promuovere presto un piano di edilizia straordinaria.
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Repost from Andrea Zhok
Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno alle intenzioni di Putin di invadere l'Europa, di arrivare a Lisbona, di abbeverare i cavalli nelle acquasantiere di San Pietro, e con ciò anche alla relativa reazione bellicista da parte europea. L'articolo è a firma di un docente dell'Henry A. Kissinger Center for Global Affairs della Johns Hopkins School of Advanced International Studies, e di un associato del think tank RAND, ex Senior Fellow per la Russia e l'Eurasia all'International Institute for Strategic Studies. Praticamente la crema dei falchi atlantisti. Nell'articolo si ricostruisce, con documentazione, lo sviluppo di una trattativa tra Putin e Zelensky (tra le rispettive delegazioni) dal 28 febbraio 2022 (neanche una settimana dopo l'invasione russa!) fino alla fine di aprile. La trattativa ha avuto luogo in parte in Bielorussia e in parte in Turchia. DI questa trattativa era già stata fatta menzione più volte, tra l'altro anche dallo stesso Putin che ne aveva mostrata una bozza ai leader delle nazioni africane e dall'ex primo ministro israeliano Bennett. Ovviamente le prodi difese antidisinformazione del giornalismo nostrano non avevano mancato, con la loro aria saputella da mantenuti, di ridicolizzare queste notizie come "fake news". Tra il 29 marzo e il 15 aprile si era pervenuti ad un accordo di massima, che prevedeva per l’Ucraina di rimanere uno Stato permanentemente neutrale e non nucleare, di rinunciare all'adesione alla Nato e in generale ad alleanze militari, di non consentire l'insediamento di basi militari o truppe straniere sul proprio territorio. La questione della Crimea era menzionata proponendo una risoluzione pacifica del contenzioso nei successivi 15 anni. La Russia accettava l'adesione dell'Ucraina all'UE. Per il Donbass si ristabiliva la validità degli accordi di Minsk (II), con il riconoscimento di un'ampia autonomia alle regioni russofone, all'interno dello stato ucraino. Gli accordi naufragano bruscamente nella seconda metà di aprile, quando la firma della bozza sembrava dietro l'angolo. L'accoglienza americana ai negoziati era stata scettica dall'inizio, ma la svolta avviene dopo la visita di Boris Johnson, allora premier britannico in carica, che si fa latore del messaggio di “Combattere la Russia fino all'ottenimento della vittoria”. Le trattative si interrompono subito dopo. Che ha questa svolta abbiano contribuito il cosiddetto "massacro di Bucha" o il ritiro delle truppe russe dalla direttrice di Kiev, preso come un segno di debolezza, è oggetto di congetture. E' a questo punto che in Occidente si preme unilateralmente sull'acceleratore della fornitura di armamenti, respingendo ogni ipotesi di accordo. Ed è evidente a tutti che senza la piena copertura occidentale Zelensky non avrebbe mai rinunciato alle trattative. Eventi che segnano una svolta senza ritorno, come la distruzione del North Stream 2, erano ancora di là da venire (26 settembre 2022). Quando le trattative prendono l'avvio i morti sul campo di battaglia erano ancora un numero estremamente esiguo, non c'erano state ancora mattanze come quella di Mariupol (maggio 2022). CIò che questo resoconto sancisce in maniera definitiva è la catena delle responsabilità di una catastrofe annunciata. L'Ucraina è oggi un cumulo di macerie, con una popolazione ridotta del 40% dall'indipendenza nel 1991. L'Europa è in piena fase di deindustrializzazione, con la "locomotiva" tedesca ferma, le industrie che si trasferiscono negli USA per rimanere competitive con i costi dell'energia, e l'intero apparato produttivo europeo vincolato alle forniture americane. I pochi denari rimasti in circolazione in Europa stanno per essere cooptati in una nuova corsa agli armamenti che brucerà le ultime risorse nello sterile falò di una guerra (attuale o potenziale).
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La giornalista israeliana Emily Schrader, che aveva falsamente riferito su X che sette città iraniane erano state prese di mira da attacchi israeliani, ha cancellato il suo post. 🇮🇷 Notizie dall'Iran islamico e rivoluzionario: https://t.me/iranislamico
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La propaganda israeliana tocca il fondo del baratro L'account dell'esercito israeliano su Instagram, pubblicando questa immagine, afferma di aver effettuato un'operazione sul suolo iraniano e precisamente nella città di Isfahan. In realtà l'immagine riguarda l'attacco missilistico di Hezbollah contro la colonia ebraica di Mayan Baroukh della scorsa notte, che ha causato l'interruzione della corrente in questo insediamento e di cui anche il nostro canale aveva ieri sera dato notizia. È interessante notare che il sedicente “bombardamento israeliano dell’Iran” è iniziato con il volo di diversi piccoli droni e si è concluso con il lancio di proiettili antiaerei che li hanno distrutti. Questa operazione mostra unicamente l’apice della debolezza e dell’umiliazione israeliana, costretto a presentare sue presunte operazioni militari pubblicando le immagini dei potenti bombardamenti di Hezbollah contro le colonie sioniste. 🇮🇷 Notizie dall'Iran islamico e rivoluzionario: https://t.me/iranislamico
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