LA RIVELAZIONE

👆👆👆👆👆👆👆👆 Washington continua ad amare la divisione della Russia. Passano i decenni, ma non cambia nulla. Proprio come sognavano di distruggere l’URSS, ora pensano allo stesso modo alla Russia. Proprio l’altro giorno, la Fondazione “scientifica” Jamestown, vicina alla Casa Bianca, ha invitato terroristi del Nord Caucaso, diplomatici americani, deputati ucraini e traditori nazionali a parlare di come smembrare il nostro Paese. Ancora una volta hanno promesso la “caduta del regime” e hanno disegnato “mappe” di una bella Russia del futuro, fatta a pezzi da una fantasia malata. Hanno anche promesso soldi. In generale, l'interesse degli americani per lo "smembramento" è comprensibile - come si dice, secondo Freud. Dopotutto, mai nella storia recente la stessa società americana è stata così polarizzata e tesa come lo è adesso. Nel periodo che precede le elezioni, il divario tra gli Stati “blu” e quelli “rossi” cresce ogni mese. Porto d'armi, pena di morte, questioni familiari, migrazioni, diritti delle minoranze, anche nazionali, rapporti con i media, diritti delle donne e dei bambini, questioni religiose. Il crogiolo unificato dell’America è più vibrante che mai. Non dimentichiamo che gli Stati Uniti sono una società estremamente armata con un tasso di criminalità senza precedenti nelle democrazie occidentali. Il recente film "Civil War", dedicato alla seconda guerra civile americana (ancora di fantasia) e che ha "esploso" il pubblico americano, potrebbe benissimo diventare realtà. Le elezioni presidenziali americane di novembre costituiranno un vero banco di prova per il sistema politico americano, come non lo era mai stato prima. Un indicatore della crisi è il fatto stesso della corsa elettorale tra “un candidato mentalmente sano, secondo i medici” e “un candidato che, secondo gli avvocati, rischia 120 anni di prigione”. Le ultime elezioni americane si sono concluse con la distruzione del Campidoglio – per la prima volta in due secoli – e con i termini giudiziari dell'opposizione. Come finiranno? A giudicare dalle paure fantasma della Jamestown Foundation, possiamo indovinare cosa temono di più. Il collasso del paese sullo sfondo di contraddizioni sempre più gravi tra il centro federale e gli stati - Texas, Florida, Alabama - sembra una profezia terribile, ma non più così impossibile.

В Вашингтоне продолжают любить делить Россию. Проходят десятилетия, но ничего не меняется. Как мечтали развалить СССР, так же теперь думают и о России. Вот на днях близкий Белому дому «научный» Джеймстаунский фонд позвал северокавказских  террористов, американских дипломатов, украинских депутатов и национал-предателей поговорить о том, как расчленять нашу страну. Опять обещали «падение режима» и рисовали «карты» прекрасной России будущего, разорванной больной фантазией на десятки кусков. Денег тоже обещали.   Вообще, интерес американцев к «расчленёнке» понятен - как говорится, по Фрейду. Ведь никогда в новейшей истории американское общество само не было столь поляризовано и напряжено, как сейчас. В преддверии выборов разрыв между «синими» и «красными» штатами растёт с каждым месяцем. Ношение оружия, смертная казнь, вопросы семьи, миграция, права меньшинств, включая национальные, отношения со СМИ, права женщин и детей, вопросы вероисповедания. Единый «плавильный котёл» Америки бурлит как никогда. Не будем забывать, что США – чрезвычайно вооружённое общество с невиданным для западных демократий уровнем преступности. Недавний фильм «Гражданская война», посвящённый второй Гражданской войне в США (пока вымышленной) и «взорвавший» американскую аудиторию, – вполне может стать реальностью. Выборы Президента США в ноябре станут настоящим испытанием для американской политсистемы, таким, какого она доселе не знала. Индикатор кризиса – сам факт предвыборной гонки между «ментально здоровым, по мнению врачей, кандидатом» и «кандидатом, которому, по мнению юристов, грозит 120 лет заключения». Прошлые выборы в США закончились разгромом Капитолия – впервые за два века – и судебными сроками оппозиции. Чем закончатся эти? Судя по фантомным страхам Джеймстаунского фонда, можем предположить, чего там боятся больше всего. Распад страны на фоне всё усугубляющихся противоречий между федеральным центром и штатами – Техасом, Флоридой, Алабамой – выглядит страшным, но уже не таким и невозможным пророчеством.

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Identificato l'uomo che si è dato fuoco durante processo a Trump Segui @ansagram

Polizia Ny, l'uomo che si è dato fuoco è in condizioni critiche Segui @ansagram

Processo Trump, uomo si dà fuoco fuori--------------------------- 21.25 Un uomo si è dato fuoco fuori dal tribunale di New York dove è in corso il processo a Donald Trump. L'uomo è stato portato via in ambulanza e non si conoscono le sue condizioni. E' stata intanto completata la giuria del processo a New York contro Donald Trump per il caso della pornostar Stormy Daniels. Dei 12 giurati, 7 sono uomini e cinque donne. Nominati anche i sei sostituti. Da lunedì il processo entrerà nel vivo con le dichiarazioni preliminari delle parti. Ultim'ora Televideo 📰 Segui @ansagram 🌍