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La legge sull’ambiente che sta dividendo l’Unione Europea È la Nature Restoration Law, di cui si discute da quasi due anni: nel tempo è diventata meno ambiziosa ma molti paesi, tra cui l'Italia, rimangono contrari anche a causa delle proteste degli agricoltori Leggi tutto: https://www.ilpost.it/2024/03/27/nature-restoration-law-unione-europea/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio
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La procura spagnola ha chiesto 30 mesi di carcere per Luis Rubiales, per il bacio non consensuale alla calciatrice Jennifer Hermoso Leggi tutto: https://www.ilpost.it/2024/03/28/luis-rubiales-bacio-jennifer-hermoso-spagna-richiesta-procura-carcere/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio
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e irregolari. Attraverso il progetto Missing Migrants dell’OIM, è possibile utilizzare dati e analisi migliori per fornire informazioni che salvino vite umane e facilitino percorsi migratori regolari. I dati del Progetto Migranti Scomparsi contribuiscono inoltre a dare una risposta alle innumerevoli famiglie e comunità colpite da queste tragiche perdite”. [di Stefano Baudino] The post Migranti: nel Mediterraneo sono morte 28mila persone negli ultimi 10 anni appeared first on L'INDIPENDENTE.
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L’INDIPENDENTE Migranti: nel Mediterraneo sono morte 28mila persone negli ultimi 10 anni Sono più di 63mila i migranti morti o dispersi nel mondo nel decennio compreso tra il 2014 e il 2024. Il dato, incredibilmente allarmante, emerge dalle statistiche diramate dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), che all’interno del suo nuovo rapporto A decade of Documenting Migrant Death – Un decennio di documentazione delle morti dei migranti, descrive il 2023 come l’anno più letale, avendo visto la registrazione di più di 8.500 morti. Si tratta del 20% in più rispetto all’anno precedente, quando erano stati segnalati 7.417 decessi. Un terzo dei migranti di cui è stata confermata la morte ha perso la vita scappando dalla guerra. Il report attesta come il Mediterraneo sia rimasto, negli anni, il peggior teatro di morte per i migranti. Nel complesso, infatti, i casi tra persone morte e scomparse sono circa 28mila. Nel 2023, le vittime nel Mediterraneo sono state 3.129: un dato in linea con quello del 2017, inferiore solo da quello del 2015 (4.055) e del 2016 (5.136). Nello specifico, nel 2023, ben 2.500 persone, ovvero 8 migranti su 10 tra quelli inghiottiti dalle acque del Mare Nostrum, sono morte lungo la rotta che dalla Tunisia, dalla Libia e dall’Algeria arriva fino alle coste del nostro Paese. Se un terzo dei morti risultano essere persone che fuggivano dai conflitti e dalle persecuzioni che hanno colpito i loro Paesi d’origine, gli altri due terzi erano migranti economici in cerca di migliori opportunità. In tutto il continente africano, sono stati registrati almeno 1.866 decessi (è stata l’annata peggiore dal 2014), ben 835 in più di quelli che si sono contati nel 2022. Le morti sono aumentate lungo due importanti rotte migratorie africane: la rotta atlantica verso le isole Canarie in Spagna e la traversata del deserto del Sahara verso il Nord Africa. Annata nera anche per l’Asia, nel 2023 sono stati registrati 2.138 decessi, rispetto ai 2.070 documentati nel 2022. Nel continente americano, invece, sono stati registrati almeno 1.275 decessi nel quadro delle migrazioni. Il dato risulta in calo rispetto ai 1.465 del 2022, ma al momento della pubblicazione del report i dati del 2023 provenienti dalle contee di confine degli Stati Uniti meridionali erano ancora in attesa di essere presentati. A livello globale, l’annegamento è stata la causa di metà dei decessi totali (4.470 su 8.500). Tra queste vittime, si contano 2.882 persone che sono state dichiarate disperse e vengono date come decedute nella cornice delle traversate in mare. Incidenti e decessi legati a trasporti pericolosi hanno riguardato altri 1.072 vittime nel 2023 (il 12% di tutti i casi). La violenza ha causato 864 vittime (il 10%). Per quanto concerne il 2024, la situazione continua ad essere molto problematica. Soltanto nel Mediterraneo, mentre gli arrivi sono inferiori rispetto a quelli dello stesso periodo del 2023, il numero delle vittime è quasi uguale a quello dell’anno scorso. “Gli oltre 63.000 morti durante la migrazione registrati dal Progetto Migranti Scomparsi dell’OIM nell’ultimo decennio sono probabilmente solo una frazione del numero effettivo di vite perse in tutto il mondo – scrive l’OIM nelle conclusioni del rapporto –. Il destino di un numero molto maggiore di persone che risultano scomparse e che potrebbero non essere morte, o che hanno subito altri danni durante la migrazione, tra cui violenze, abusi sessuali e traffico di esseri umani, è ancora meno chiaro, dal momento che i dati disponibili che documentano la questione più ampia della migrazione (non) sicura sono pochi”. L’Organizzazione lancia dunque un appello: “È urgente un’azione basata su dati concreti per rispondere all’aumento delle morti di migranti lungo le rott[...]
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L’INDIPENDENTE Salis, via al secondo processo tra le tensioni: lei in aula incatenata A Budapest si è appena aperta la seconda udienza del processo a Ilaria Salis, scortata nell’aula in catene e al guinzaglio. Prima del processo, fuori dal tribunale, un gruppo di neonazisti pare aver minacciato le persone presenti in sostegno all’attivista monzese tra cui l’interprete della famiglia, l’avvocato e il gruppo di amici volato in Ungheria per presenziare alla seduta. In occasione dell’udienza, dopo la quale probabilmente si dovrà aspettare qualche giorno prima di conoscere il verdetto, Salis ha firmato una lettera per autorizzare l’uso delle immagini riprese in aula. Secondo alcune fonti gli avvocati chiederanno i domiciliari. The post Salis, via al secondo processo tra le tensioni: lei in aula incatenata appeared first on L'INDIPENDENTE.
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Salis, via al secondo processo tra le tensioni: lei in aula incatenata

A Budapest si è appena aperta la seconda udienza del processo a Ilaria Salis, scortata nell’aula in catene e al guinzaglio. Prima del processo, fuori dal tribunale, un gruppo di neonazisti pare aver minacciato le persone presenti in sostegno all’attivista monzese tra cui l’interprete della famiglia,

L’INDIPENDENTE Putin: “Caccia F-16 obiettivo legittimo anche in aeroporti non ucraini” Gli aerei da combattimento F-16 forniti all’Ucraina diventeranno un «obiettivo legittimo» per la Russia se «utilizzati dagli aeroporti di paesi terzi, non importa dove si trovino». Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con i piloti dell’areonautica militare nella regione di Tver, citato dalla agenzia di stampa TASS. L’eventuale fornitura di F-16 all’Ucraina «non cambierà la situazione sul campo di battaglia», poiché la Russia «li distruggerà come già sta facendo con i carri armati e le altre armi occidentali», ha aggiunto. The post Putin: “Caccia F-16 obiettivo legittimo anche in aeroporti non ucraini” appeared first on L'INDIPENDENTE.
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La Corte Costituzionale della Moldavia ha stabilito che i membri del partito filorusso Shor potranno tornare a candidarsi alle elezioni nel paese Leggi tutto: https://www.ilpost.it/2024/03/28/moldavia-shor-corte-costituzionale/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio
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Le prime pagine di oggi Le discussioni sul superbonus e sui test ai magistrati, la guerra in Ucraina, e il nuovo codice della strada Leggi tutto: https://www.ilpost.it/2024/03/28/le-prime-pagine-di-oggi-3808/?utm_source=telegram&utm_medium=social&utm_campaign=lancio
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