La voce del popolo (salviamo la costituzione)
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Il Comitato di Mutuo Appoggio Lavoratori Radio-TV, in collaborazione con il vento di nord est (www.ventodinordest.com) e RDE Radio TV (www.rderadiotv.it), presenta il convegno: «Pericolo Digital Services Act! - Il giornalismo e la libertà di espressione a rischio censura con il nuovo regolamento UE?». La libertà di pensiero, critica e, conseguentemente, quella di stampa sono tra i pilastri costitutivi della democrazia. La rapida e progressiva affermazione del web ha determinato uno spostamento dello spazio pubblico di discussione e confronto ridefinendo il ruolo di mediatori e divulgatori che, precedentemente, era in gran parte professionalizzato e appannaggio dei giornalisti. I recenti avvenimenti legati alla pandemia e alle guerre hanno, in parte, contribuito a creare una linea di frattura fra media tradizionali e mondo dei social. Quest’ultimo viene frequentemente accusato di promuovere la “disinformazione”. Una risposta politica giunge dalla UE che attraverso il regolamento «Digital Services Act», appena entrato in vigore, intende porre dei criteri di limitazione sui contenuti delle piattaforme social. Siamo forse giunti alla fine di quel sogno di libertà che il Web sembrava promettere inizialmente? Quali potrebbero essere i rischi per la liberta di stampa sul web? Relatori: • Davide G. Porro, giornalista, vicedirettore rete TV nazionale «Byoblu» • Martina Pastorelli, giornalista de «La Verità», blogger • Andrea Zhok, professore di filosofia UniMi • Serena Tinari, giornalista d’inchiesta e ricercatrice (in collegamento) Introduce e modera: Dott. Biagio Mannino.
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Nel 13 agosto del 2018, in Italia, si scatenò un acceso dibattito riguardo alla possibilità di reintrodurre il servizio di leva obbligatorio. L'allora Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, si fece promotore di questa proposta, sostenendo che tale servizio militare avrebbe rappresentato un'opportunità per acquisire "un po' di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti". Tuttavia, il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, respinse l'idea, dichiarando che era obsoleta e non più in linea con i tempi moderni.L'anno precedente, la stessa Ministra della Difesa, Roberta Pinotti, aveva supportato un progetto simile, che era ancora in fase di sviluppo ma aveva già ricevuto l'approvazione del Capo Maggiore della Difesa. Nonostante ciò, non tutti erano concordi con le opinioni della Ministra, sia riguardo al servizio civile che a un possibile servizio militare obbligatorio.Ad esempio, l'ex Capo di Stato Maggiore della Marina, l'ammiraglio De Giorgi, riteneva che reintrodurre l'obbligo di chiamata al…
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